Quanto la malattia si riaddormenta

Ci sono momenti nella vita più difficili di altri. Prima gli stress della vita (lavoro, problemi familiari, sopraggiunti disagi psico fisici con cui convivere), poi qualcosa di più importante con cui confrontarsi e con la necessità di gestire senza contare su deleghe ad altri.

I primi dubbi, le prime conferme diagnostiche, le strategie terapeutiche e soprattutto ..... l’attesa. Si, l’attesa di una fatidica guarigione. Ma la medicina, pur iperscientifica, non può affermare quanto ad oggi sembra impossibile, cioè che c'è la certezza della guarigione anche se altamente probabilistica, da caso a caso. Più è alta la percentuale dei successi nella casistica mondiale, più il morale cresce e viceversa.

Ma è la vita stessa che con il passare dei giorni, non può garantire ad un centenario orizzonti lontanissimi.

Per chiunque, a qualsiasi età, bisogna puntare alla quantità degli anni (pura incognita), ma ancor di più alla qualità psico fisica. La tranquillità è un buon antidoto alla paura della malattia.

Vivere meglio questa esperienza è una complementarietà terapeutica ineluttabile. Il primo pensiero di chi si sente prigioniero della malattia passa dalla liberazione del male a qualsiasi prezzo.

Gli specialisti sanno fare bene il loro lavoro fino alla stabilizzazione dei parametri clinici, umorali e strumentali.

Dopo la battaglia superata, il paziente rimane agganciato alle terapie proposte e ai controlli periodici. Una vita diversa, fatta di emozioni nuove, e ... di nuovi sintomi.

Spesso questi non vengono accolti per difficoltà relazionali con i medici specialisti “salvatori”, impegnati a combattere nuove battaglie con altri pazienti. Il medico curante, pur consapevole del disagio, non ha tempo e strumenti per l’ulteriore sostegno.

Quindi alcuni pazienti non sanno a chi raccontare i nuovi disagi. Tanti si abbandonano alla routine di quanto così normale. Altri cercano nuovi aiuti: psicologico, clinico nutrizionale e di sostegno ad un organismo o ad un intestino maltrattato.

La frase che si sente dire “gli esami vanno bene, ci rivediamo tra 6-12 mesi", fa tirare un bel sospiro, a cui può seguire una lunga pausa. Qui, noi possiamo fare qualcosa. Qualcosa di possibile, e anche non miracoloso, pur frutto di scienza, ragionevole umiltà e umanità.

Possiamo valutare determinate funzionalità e correggerle con la nutrizione, nutraceutici, lavaggi intestinali, ozonoterapia, terapie bioelettroniche per ansia e disturbi del sonno. Metodiche specialistiche descritte nelle pagine web precedenti.

Una seduta ambulatoriale, clinicamente articolata, ricca di risorse, integrata con un supporto psicologico, professionalmente diverso ma sinergico.   

Un progetto extraospedaliero, con forte impatto relazionale, nell’auspicio di contribuire al ritrovato benessere psicofisico. 

L’importanza dei servizi per anziani di livello superiore

Quando un anziano non è più autosufficiente, oppure lo è solo in parte, la casa di riposo è la risposta corretta ai suoi bisogni. Ciò di cui c’è bisogno è di una struttura professionale che riesca a coprire lo spettro delle diverse necessità che intercorrono anche durante degenza. Le case di riposo per anziani necessitano di una speciale vocazione alla qualità della permanenza in un luogo progettato appositamente per coprire un vasto numero di servizi non solo di carattere sanitario.

Le migliori case di cura per anziani assicurano questi servizi 24 ore su 24 disponendo di assistenza continua di ambulatorio adatta a situazioni variegate e comprendenti differenti aspetti delle cure che devono essere prestate ad un anziano. Si va dalla fisioterapia, alla presenza del nutrizionista, della psicologa, ma anche alla ortopedia e persino alla medicina estetica. Potrebbero sembrare superflui alcuni di questi servizi ma danno all’anziano un sostegno tutto interno alla struttura che conosce per filo e per segno la storia e le volontà del singolo ospite. L'anziano scandisce il tempo che passa, perdendo anche interesse per la vita. Solo con stimoli esterni può conservare l'autostima

Le case di cura per anziani (ma dovrebbe valere anche per i pazienti a domicilio), rivelano tutta la loro vocazione all’eccellenza mettendo a disposizione degli ospiti veri e propri appartamenti che hanno il grande merito di far sentire il suo occupante come a casa, e perfettamente inserito ed integrato in una comunità che si può dire appositamente ritagliata e collegata alle sue necessità, non solo in merito alle cure ma anche alle esigenze relazionali che talvolta risultano precarie in strutture molto concentrate sui bisogni primari.

I servizi che una casa di riposo di livello possiede sono messi in comune e servono a mantenere una comunità in tutto attiva e collegata a beneficio dell’umore e della necessità dell’anziano che se la sentisse a provvedere ad alcune sue necessità come il servizio di parrucchiera, podologia e quello della lavanderia, per una miglior immagine di se, come se poco o nulla sia cambiato dal recente passato.

Molte aree vengono poi destinate allo svago ed alla socializzazione tra gli ospiti con l’inclusione degli spazi da dedicare alla convivialità con i parenti nelle attività ricreative e in quelle più stimolanti come possono essere quelle a carattere intellettuale.

Alla base del rapporto con l’anziano c’è la cura dei rapporti interpersonali

Un anziano che entra in una struttura per affidarsi ad essa, come una casa di riposo, compie un passo enorme che potrebbe stravolgere il suo stato d’animo. Spesso si teme che allo stato di ansia iniziale possa subentrare un senso di depressione che aumenti il carico già molto pesante dovuto all’età.

Secondo la moderna interpretazione del ruolo che questa strutture devono avere c’è il rapporto umano. I servizi accessori come un barbiere o una parrucchiera, una lavanderia con stireria e sartoria, ma anche l’estetista, rappresentano occasioni per motivare l’anziano a rendersi maggiormente consapevole dei piaceri che può comunque soddisfare pur all’interno di una casa di cure.

Il benessere fisico passa attraverso il benessere psicologico (e viceversa), che può essere migliorato dalla conversazione e dalle attività che stimolano le funzioni cognitive.

I servizi ricreativi sono importanti quanto le cure mediche

Un passo avanti notevole che le strutture più avanzate in tema di assistenza agli anziani hanno fatto è il cambio di mentalità secondo il quale la cura della persona debba prendere avvio dalla sua collaborazione a voler per se, una vita dignitosa e per quanto possibile anche attiva.

Nella casa di riposo per anziani sono molto importanti i laboratori creativi dedicati a diverse discipline come la pittura, la musica, i lavori di collage, il cucito e i lavori a maglia. Le passeggiate all’aria aperta sono un must delle stagioni permissive.

Sono pure possibili delle gite al di fuori della struttura, il tutto per stabilire un clima di amicizia e collaborazione fra tutti.

Se prima o poi toccherà anche a noi, oggi lucidi, determinati e coscienti, quale impegno chiederemmo a chi ci assisterà?

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