Paziente non solo come mangiatore di pillole

L’approccio olistico in medicina, per chi vuole essere curato anche come persona

Il medico olistico, come è ovvio, non ripara i guasti in un organismo sopprimendone i sintomi, ma nemmeno si limita a prescrivere rimedi naturali od omeopatici. Allo stesso modo non si preoccuperà solo di indagare l’inconscio, non si affiderà esclusivamente a degli aghi, macchine, strumenti o ad esercizi psicofisici. Operare secondo una visione olistica non significa infatti mettere assieme di tutto un po’.

La medicina olistica è prima di tutto un Modo, cioè una metodologia clinica.

Essa riguarda il modo di essere del medico, del paziente e della loro relazione.

Per questo, pur non coincidendo con nessuna di quelle medicine chiamate complementari, può utilizzarle tutte, compresa la classica medicina moderna con tutte le sofisticazioni tecnologiche, senza eccezioni. La medicina olistica nasce da un preciso atteggiamento di ogni essere umano nei confronti di se stesso, degli altri esseri viventi, dell’ambiente che lo circonda.

Si esprime attraverso uno stato di coscienza che sappia cogliere l’unità di ogni fenomeno.

Si realizza quando, medico e paziente, sanno cogliere insieme il processo unitario che li vede onde dello stesso oceano e divengono così in grado di osservare con occhi chiari; osservare cioè, se stessi, la relazione terapeutica, i “sintomi” espressi, in modo ampio e aperto, libero da schemi precostituiti o ipotesi diagnostiche.

La medicina olistica è una metodologia clinica che mette al centro la relazione medico-paziente.

Così facendo, il medico olistico, di fronte al suo paziente, saprà cogliere, piuttosto che l’aridità di un resoconto clinico da diagnosticare, la ricchezza di una vita e la bellezza di una storia personale.

Il paziente saprà diventare medico di se stesso, entrando in contatto con i propri sintomi, che coglierà come messaggeri di abitudini cronicizzate, atteggiamenti corporei, comportamenti emotivi, processi mentali, ecc.

Entrambi deporranno le armi contro la malattia per percorrere insieme la via del cuore.

Dottor Rosa Vincenzo

Stampa mission, indirizzo e pratiche terapeutiche

Perchè il progetto funziona

Raramente le 4 componenti di un progetto clinico lavorano insieme e nello stesso momento. Il paziente si trova a coordinare quanto riferitito da più specialisti, o sanitari senza nozioni, facoltà e serenità di giudizio. Quali prospettive?

Per entrare consapevolente in queste dinamiche piene di risorse, è consigliabile visionare queste pagine del sito prima della VISITA, per comprendere quello che vorreste e potreste ottenere. Dopo la visita  confrontate il peso delle indicazioni fornite. 

Un ragionamento che vale per qualsiasi età e cultura. 

Un atteggiamento diverso vi lascerà nello stallo in cui siete. Spesso infatti, ci si piange addosso nel raccontare all'infinito le stesse problematiche, anche ad interlocutori occasionali nelle sale d'attesa dei medici. Anche nei convenevoli di saluto, la frase "come stai", dà sfogo alla necessità di comunicare il prorio disagio, come se a tutti importasse!

Solo una partecipazione attiva al progetto esposto può portare ai risultati auspicati.

PROGETTO PER LA VITA

Ogni giorno siamo inondati da pillole di salute tramite giornali, televisione, media in generale, quanto da passaparola più o meno autorevoli. Ogni giorno che passa della nostra esistenza, indipendentemente dall’età anagrafica, possiamo avere nuovi sintomi, che a seconda della gravità,  prima sottovalutiamo e magari poi ci allertiamo.

Con il termine salute si intende una condizione di elevato benessere psicofisico e sociale. Viene spesso indicata come il contrario dello stato di malattia.

La tradizione popolare ritiene sano chi non ha dolorifebbre o altri disagiduraturi, tanto da impedirgli di non svolgere le proprie funzioni.

Per accertare il grado di salute di una popolazione è necessario individuare degli indicatori, mediante i quali è possibile valutare lo stato di benessere della collettività presa in esame. Un modo utilizzato per raggiungere questo obiettivo è dato dalla somministrazione di questionari atti a determinare il numero di “giorni di salute”. Per raggiungere tale scopo a ciascun soggetto vengono rivolte le seguenti quattro domande: 1) qual è la percezione del proprio stato di salute; 2) qual è il numero di giorni nell'ultimo mese in cui l'individuo non si è sentito bene per motivi fisici; 3) qual è il numero di giorni nell'ultimo mese in cui l'individuo non si è sentito bene per motivi psichici; 4) qual è il numero di giorni che hanno limitato le normali attività abituali.

Per millenni la malattia è stata considerata un fenomeno magico-religioso. Nella Grecia antica con Ippocrate si ha una medicina razionale fondata sull'osservazione. In seguito le concezioni di salute e malattia sono rimaste non scientifiche fino agli ultimi secoli.

Con la nascita della medicina scientifica (alla fine del Settecento) nasce il modello bio-medico in concomitanza con la nascita della società industriale. Il modello bio-medico si occupa più della malattia che non della salute e delle condizioni di vita e lavorative della popolazione. Nel XX secolo si sviluppa uno specialismo esasperato per cui l'individuo si identifica addirittura con una sola "parte", "un organo", negando così l'individuo come persona.

Il concetto di salute globale invece porta con sé una concezione della persona come unità psicofisica interagente con l'ambiente circostante che è il presupposto per "una promozione ed educazione alla salute" e una "medicina della persona" nella sua totalità.

Una malattia (o patologia) è una condizione anormale di un organismo, causata da alterazioni organiche o funzionali che compromettono la salute del soggetto.

La patologia è la disciplina che si occupa dello studio delle malattie e delle loro basi fisiopatologiche ed eziogenetiche. La clinica è la disciplina che congiunge lo studio della patologia con la terapia, allo scopo di risolvere lo stato di malattia e ripristinare la funzionalità normale dell'organismo.

Quando a parlare di malattia non sono il medico, il malato e le persone intorno al malato, una definizione generica è troppo limitativa, non comprendendosi in essa le dimensioni personali e sociali del fenomeno "malattia". Nella letteratura in lingua inglese da anni si è risolto il problema di questa ambiguità utilizzando il termine disease per la concettualizzazione della malattia da parte del medico, il termine illness per indicare l'esperienza diretta del malato, la dimensione esistenziale/soggettiva, ed il termine sickness per determinare il riconoscimento della persona malata come tale da parte del contesto sociale non medico. Un sistema di intervento "ex-post", a posteriori rispetto ad un'alterazione, e quindi un sistema che si attiva dopo l'insorgenza di una malattia, oppure debba agire anche e soprattutto sull'individuo sano per mantenere la condizione di salute(medicina preventiva), o spingersi verso l'obiettivo del potenziamento organismico personale (esempio, la medicina dello sport per il potenziamento fisico, muscolare e aerobico) e il raggiungimento delle massime potenzialità della persona, adottando un sistema di potenziamento fisico e sistemico. Questo approccio si attua intervenendo con metodi soprattutto educativi, alimentari, con l'assunzione di integratori, nutraceutici e cibi che potenziano il sistema immunitario, la pratica di movimento e sport, azione sullo stile di vita, sino a tecniche quali meditazione e qualsiasi altra attività in grado di potenziare il sistema corpo-mente, ad ogni fase di età, senza attendere alcuna insorgenza della malattia.

Una condizione di "allopatia sistemica" intende rendere l'intero sistema corpo-mente più potente e meno attaccabile dalla malattia.

Al contrario, interventi di "allopatia localizzata" agiscono a posteriori su specifici distretti corporei (esempio ipertermia,… ), e possono incidere su specifiche patologie anche gravi, per potenziare l'effetto delle cure tradizionali.

In prevenzione primaria (assenza di malattia), secondaria (malattia con complicanze minori), terziaria (complicanze severe), è d’obbligo adottare tutte le risorse idonee a preservare la vita. Questo non significa necessariamente benessere.

Quando c’è malattia, c’è dolore, stanchezza, disturbi del sonno, stress, ansia, paura, sconforto, minori sicurezze sul presente e sul futuro, performance ridotte per disabilità anche parziale, sintomi psico fisici persistenti.

Il nostro obiettivo non è quello di sostituirci o sminuire la medicina specialistica di riferimento, ma mettere in atto un sostegno articolato e qualificato per fronteggiare necessità intercorrenti in fasi critiche della vita.

I nostri questionari aprono scenari di consapevolezza a prescindere dal tipo di malattia.

A differenza di tante visite specialistiche ipersettoriali, la visione olistica va verso la ricerca di una qualità esistenziale.

La prima visita è propedeutica al percorso di un progetto/sostegno.

 

Quando pensarci e dove ?

Capire le ragioni di quel malessere che perdura da tempo e che può evolvere in dolore acuto e cronico o malattia vera.                               

- Strategie biologiche complesse per risolvere in modo quanto più possibile naturale il disagio, con riduzione dell’abuso di farmaci. 

- Conoscenza dei vari problemi, interpretazione dei segni e dei sintomi 

- Approccio orientato e non solo distrettuale (prettamente sintomatico e poco risolutivo), per far comprendere come recuperare quanto più possibilerotocolli ed esami convenzionali e anche con molti altri meno conosciuti.   

- Quando servono i farmaci, i rimedi e le terapie naturali, la conoscenza del cambiamento alimentare, il supporto degli integratori in modo mirato, o possibili interventi e applicazioni di alta specializzazione ambulatoriale.

- Indispensabile un ritrovato approccio umano, spesso carente, per creare le condizioni di un’alleanza terapeutica, meno sbrigativa o superficiale, fatta di infinite deleghe ad altri specialisti dell’organo o del  distretto disfunzionale; preliminare risorsa dell’atto medico richiesto.

- Conoscere le strategie, per prepararsi al cambiamento fatto di piacevoli consapevolezze.      

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Cosa è il malessere ( Sintomi Vaghi Aspecifici )

 Come interpretarli

 Come inquadrare con BIA la composizione corporea, risultato finale di processi infiammatori cronici

 Come impostare un recupero psico fisico

 La correzione nutrizionale ( micro e macro)

 La terapia Regmatex ( ripolarizzazione di membrana cellulare , per ridare energia

 L’idrocolonterapia ( lavaggio del colon )

 Ripristino eubiosi intestinale

 Riabilitazione del pavimento pelvico nelle donne

 

 Cosa è il dolore

 Come interpretarlo

 Approccio posturale multidisciplinare (optometrica, gnatologica, vestibolare, podoscopica, internistica viscerale e  riflessa), per rimodulare le interazioni negative tra i distretti esaminati

 Le terapie antalgiche:

 Ossigeno Ozonoterapia infiltrativa, anche TAC guidata, insufflazioni ORL, insufflazioni rettali.

 Neuralterapia, Osteopatia, Massoterapia e Training Posturali

 Terapie strumentali antalgiche specifiche (Regmatex e PPG)

 Rivalutazione clinica medico specialistica finale, fornendo strumenti informativi per prosecuzione domiciliare

 

 

Malessere

Dolore

 Stanchezza persistente

 Dolore articolare

 Ansia

 Cervicobrachialgia

 Insonnia

 Sciatalgia

 Alterazioni battito cardiaco

 Ernia del disco

 Gonfiori addominali

 Tendiniti

 Gastriti

 Contratture muscolari

 Stipsi

 Sinusiti - Otiti

 Sovrappeso

 Cellulite

 Perdita di muscolo/forza

 Coliti

Fatigue, o meglio la fatica cronica

La fatigue (termine inglese che significa astenia, stanchezza) può essere considerata come parte integrante della sintomatologia causata dal tumore, come effetto collaterale delle terapie oncologiche e non oncologiche, oppure come espressione di uno stato depressivo. 


La fatigue può essere acuta e cronica:

  • fatigue acuta: i meccanismi di recupero conservano tutta la loro efficacia, permettendo quindi all'organismo di riacquistare le forze, per mezzo di un adeguato periodo di riposo e/o reintegrando le energie consumate;
  • fatigue cronica: il paziente non riesce a recuperare un adeguato livello energetico neppure dopo un prolungato periodo di riposo e/o un'idonea terapia di supporto.

Le persone che provano fatigue non hanno energia e trovano difficoltoso compiere quelle semplici attività quotidiane che di norma svolgono senza difficoltà, impedimento o preoccupazione.

Tutto è una grande fatica. Sembra assurdo, ma anche solo pettinarmi o vestirmi richiede uno sforzo immane. Scendere dal letto o andare al bagno è il massimo che possa fare. Le faccende sono veramente troppo: non sarei neppure capace di sollevare l'aspirapolvere.
(paziente sottoposta a chemioterapia)

Svogliato, prostrato, debole, lento, confuso, scoraggiato, apatico, stanco, trascurato, pigro, fiacco, indifferente, abbattuto, sfinito, esausto, esaurito, a terra: sono questi gli aggettivi più comunemente usati dai pazienti per descrivere come si sentono.

La fatigue è, dunque, una sensazione soggettiva e per tale motivo è ancor più difficile inquadrare il fenomeno. Tali descrizioni ben evidenziano la variabilità dei disturbi lamentati e la soggettività della sindrome: la fatigue è, infatti, fondamentalmente un fenomeno multidimensionale che si sviluppa nel tempo, riduce i livelli di energia e le capacità mentali, e influisce negativamente sullo stato psicologico dei pazienti.

 

Life Project a Castel Goffredo: mission multidisciplinare

TEAM per il tuo benessere psico fisico

Questionario dei SINTOMI VAGHI ASPECIFICI

 

Cognome_______________________Nome______________________nata/o il:___/____/______

Residente a:__________________    peso Kg:___ Altezza cm___  Anni ___ . Tel. ___/________

 Motivo della visita: _____________________________________________________data:____/____/ 201_

Sintomi Vaghi Aspecifici                                          

q             Soffre da tempo di stanchezza o affaticamento persistente        

q             Ha da tempo disturbi del tono dell'umore.         

q             Soffre da tempo di insonnia persistente o di risvegli notturni.    

q             Soffre da tempo di sonnolenza persistente durante la giornata 

q             Si sente da tempo un soggetto ansioso.

q             Si sente da tempo un soggetto apatico.

q             Soffre di attacchi di panico.        

q             Percepisce a riposo alterazioni del battito cardiaco (aritmie o tachicardie).         

q             Ha notato da tempo modificazioni dell'appetito (fame eccessiva o mancanza d'appetito).           

q             Soffre di attacchi di fame notturni.         

q             Soffre da tempo di acidità e dolori di stomaco, pienezza, gonfiore dopo i pasti, nausea.              

q             Soffre da tempo di colon irritabile.                        

q             Soffre a periodi di stitichezza persistente o alvo alterno.              

q             Ha spesso mani e piedi freddi.  

q             Soffre di alterazione della sudorazione durante il sonno.             

q             Si sveglia spesso di cattivo umore.          

q             Prova di frequente un senso di colpa ingiustificato          

q             Incontra difficoltà nel provare piacere o sollievo in seguito a fatti positivi.           

q             Ha riscontrato una decisa perdita di peso negli ultimi mesi.        

                 

Sintomi Cognitivi

q             Ha da tempo problemi di memoria.       

q             Ha da tempo difficoltà a concentrarsi.  

q             Ha notato una sua scarsa capacità di giudizio.   

q             Vede da tempo tutto negativo.

q             Ha pensieri che ricorrono costantemente           

q             È da tempo in uno stato di costante preoccupazione.    

                 

Sintomi Fisici                                                 

q             Ha da tempo dolori persistenti.                                             

q             Soffre da tempo di nausee o vertigini.   

q             Ha raffreddori frequenti.            

                 

Sintomi Emozionali        

q             Percepisce da tempo stati di irritabilità o irascibilità        

q             Percepisce da tempo uno stato di agitazione e/o incapacità di rilassarsi

q             Si sente da tempo sopraffatto. 

q             Percepisce da tempo uno stato di solitudine e/o di isolamento.

q             Percepisce da tempo uno stato di malinconia e/o infelicità generale.     

                 

Sintomi Comportamentali          

q             Dorme troppo o troppo poco    

q             Ha la tendenza a isolarsi dagli altri.         

q             Ha la tendenza a procrastinare o trascurare le responsabilità.   

q             Fa uso da tempo di sigarette, bevande o cibi per rilassarsi.          

q               Ha sviluppato da tempo abitudini nervose (es. mangiarsi le unghie).

TOTALE ….. / 38 sintomi  - SCARICA IL TEST NELL'ALLEGATO in PDF 

(mettere crocetta su quadratino, e a fianco riportare di queste, mettere la gravità percepita, con numero da min 0 a max 10)       

Più sono i sintomi contrassegnati, più alta è la necessità di cura

QUESTIONARIO - Sintomi Vaghi Aspecifici

Scarica il questionario, compilalo e invialo a
vincenzo.rosa@crs.lombardia.it
In base al numero di risposte, e test biomedicali specifici si definisce una strategia di ri-attivazione energetica

QUESTIONARIO - Profilo bionutrizionale

Scarica il questionario, compilalo e invialo a
vincenzo.rosa@crs.lombardia.it
In base al numero e tipo di risposte, si costruirà il Tuo profilo nutrizionale, con la terapia adatta.

Il mio progetto polifunzionale

Come si svolge una Visita Specialistica con Test multipli

Scarica documento e passalo ad una persona che possa apprezzare

Il mio percorso analitico in dieci passi *


Check up funzionale completo

 

  • ANAMNESI: raccolta delle informazioni sul MOTIVO DELLA VISITA, sulle patologie precedenti, sulla terapia attuale , sui benefici e aspettative, sul grado di sofferenza psicofisica.
  • VISITA MEDICA GENERALE e SETTORIALE
  • SOMMINISTRAZIONE QUESTIONARI: 1) Sintomi vaghi aspecifici e 2) Micronutrizionale
  • ANALISI COMPOSIZIONE CORPOREA (impedenziometria)
  • ANALISI DELLA FUNZIONALITA’ SISTEMA NERVOSO AUTONOMO, (PPG) una parte del sistema nervoso che si occupa di numerose funzionalità organiche
  • TOMOGRAFIA EXTRACELLULARE (Tomex)*, individuare distretti infiammati / stressati
  • ELABORAZIONE DEI TEST, INDICAZIONI NUTRIZIONALI e COMMENTO CLINICO
  • PRESCRIZIONE terapeutica, eventuali ulteriori indagini, stile di vita nutrizionale, fisico motorio, cognitivo comportamentali
  • PROGRAMMA recupero funzione gastrointestinale, immunitaria, infiammatoria, muscolo scheletrico, sistemica
  • TERAPIA combinata PPG e Regmatex ( prima terapia ) o Ozonoterapia antalgica

 

 

 

ONORARIO                                                                              Euro

 

Visita Specialistica (1°)                                                         100    

Visita Specialistica + Test BIA, PPG                              150      

Visita di controllo (Tomeex )*                                              80  

Visita di controllo + test BIA e PPG                                90     

Terapia Regmatex con PPG (per seduta)                     40     

Ozonoterapia (1 visita + trattamento)                          60     

Ozonoterapia (per seduta di un ciclo)                            40      

Idrocolonterapia (seduta di un ciclo)                              80     

 

NB: I tempi della prestazione sono adeguati ed indispensabili allo specialista per ottimizzare il progetto diagnostico terapeutico, e programmare l'impegno orario dell'utente.

 

Durata media della visita/prestazione      minuti

 

Visita Specialistica (1°)                                              60' 

Visita Specialistica + Test BIA e PPG                90'

Visita di controllo                                                        45'

Visita di controllo + test BIA e PPG                  45'

Test Tomeex / Terapia Regmatex                        30'

Ozonoterapia (1 visita + trattamento)            30' 

Ozonoterapia (per seduta di un ciclo)             15'

Idrocolonterapia (seduta di un ciclo)               50'