la Medicina oltre
Lo svezzamento rappresenta il passaggio dal latte ai cibi solidi. Viene iniziato a 5-6 mesi circa : a questa età il bambino necessita di sostanze nutritive non presenti nel latte.
Prima di quest'epoca il bambino non è in grado di mantenere la posizione seduta senza essere sorretto nè di mangiare da un cucchiaino. L'apparato digerente ,inoltre, non è ancora in grado di assimilare molti alimenti.
Non e' assolutamente conveniente anticipare lo svezzamento; nei bambini allattati al seno può tranquillamente
essere iniziato a 6 mesi. Lasciatevi guidare dal bimbo nel decidere qual'è il momento più adatto ad iniziare: saranno pronti quando sembreranno ancora affamati dopo un pasto di latte o quando la vista o l'odore di cibi diversi
dal latte sembreranno scatenare il loro entusiasmo.
Scegliete un momento tranquillo della giornata per iniziare lo svezzamento, non forzate mai il bambino a mangiare controvoglia ; se la quantità di pappa
assunta risulta essere troppo scarsa integrate con piccole quantità di latte.
Schema dei pasti a 5-6 mesi
Circa 4-5 pasti nella giornata, così suddivisi:
Per la preparazione della prima pappa, utilizzare il seguente schema:
Note:
Schema dei pasti a 6-9 mesi
Dai 6-7 mesi, alla sera il bambino può provare una seconda pappa, identica a quella del mezzogiorno, ma con il formaggio
(parmigiano, formaggino, ricotta, emmenthal, asiago, formaggi freschi senza conservanti) o il prosciutto cotto (liofilizzato o magro al naturale frullato oppure omogeneizzato) al posto della carne
Circa 4-5 pasti nella giornata, così suddivisi:
Per la preparazione della pappa, utilizzare il seguente schema:
A 7 mesi è possibile introdurre:
al pomeriggio yogurt interno naturale 125 gr, da solo o con frutta (possibilmente fresca)
a pranzo o cena, in alternativa alla carne e al parmigiano, 1-2 volte alla settimana:
A 8 mesi è possibile introdurre, in alternativa alla carne, 1 volta alla settimana:
A 9 mesi è possibile :
Schema dei pasti alla fine del primo anno
Normalmente 4 pasti nella giornata.
Preparazione del brodo vegetale
Il brodo vegetale si prepara con verdure fresche di stagione adatte al bambino: patate, carote,
fagiolini, piselli, spinaci, sedano, carciofi, coste, bietole, zucchine, zucca, cipolla, finocchio, lattuga e tutte le varietà di insalate. Inizialmente utilizzarne solo alcuni tipi (patata, carota e zucchina), poi progressivamente aggiungere
una verdura nuova tutte le settimane. Così facendo si abitua pian piano il bambino a nuovi sapori e si valuta se le novità sono ben tollerate (reazioni allergiche, peggioramento delle scariche, ecc.).
Sono
inizialmente da evitare cavoli, cavolfiori, verze, cipolle che hanno aromi troppo forti, spesso sgraditi al bambino e pomodoro e legumi, potenzialmente allergizzanti.
Preparazione: le verdure disponibili devono
essere ben pulite e lavate. Fare bollire le verdure in un litro di acqua a fuoco lento fino a far dimezzare la quantità di acqua (se si usa la pentola a pressione sono sufficienti 1/2 litro d'acqua e 20 minuti di cottura). Poi filtrare, passare le verdure
filtrate e aggiungerne qualche cucchiaio al brodo. Per le prime pappe si utilizza solo il brodo filtrato, scartando le verdure bollite. Nelle settimane successive le verdure utilizzate si passano (o si frullano) e si aggiungono al brodo vegetale.
Non aggiungere sale, né dado.
Conservare in frigorifero in recipiente chiuso e rifare ogni due giorni; possibile la conservazione in freezer, surgelando il quantitativo occorrente per un pasto
in contenitori diversi e scongelando giorno per giorno. e bollite per un'ora circa in un litro di acqua non salata . Il brodo così preparato può essere conservato in frigorifero, ben tappato, per 1-2 giorni.
Preparazione del brodo di carne
Dopo i 9 mesi si potrà alternare il brodo di carne a quello di verdure nella preparazione della pappa. Utilizzare per il brodo un pezzo di carne magra di pollo, coniglio o manzo, insieme a patata, sedano, carota e cipolla; sgrassare il brodo dopo la bollitura. Non vanno aggiunti nè sale nè dadi. Il brodo si conserva in frigorifero per 1-2 giorni. Può essere congelato (a porzioni
Carne
Pesce
Uovo
Formaggi
Frutta/Verdura
Pomodoro e agrumi vanno introdotti dopo l'anno in caso di alto rischio allergico (2 genitori/un genitore e un fratello / 2 fratelli allergici)
FRUTTA E MERENDA
La frutta può essere aggiunta alla dieta del bambino in qualunque momento, ma non abbiate fretta di dargliene molta, perché non è nutriente come il latte: contiene meno vitamine di quest’ultimo e quasi niente proteine. Potete offrire una merenda di mela o pera o banana grattugiate o passate senza aggiunta di zucchero.
Se avete iniziato lo svezzamento prima dei sei mesi, evitate di dare pesce, uovo, latticini (yogurt, formaggi) e agrumi. Sono alimenti che possono più facilmente causare allergie. Dopo i sei mesi si può cominciare ad usare la pastina al posto del semolino ed è bene aumentare la varietà di verdure da far assaggiare al bambino. E' bene anche cominciare ad usare i legumi (piselli, fagioli, lenticchie, ceci), all’inizio in piccole quantità e poi liberamente. Si può cominciare a condire la pastina col pomodoro crudo.
A merenda il bambino può cominciare a prendere dello yogurt fresco intero, magari con un po' di frutta, e comunque può assaggiare tutti i tipi di frutta disponibili. Il latte materno viene offerto sempre a richiesta, almeno fino a un anno di età.
Solitamente a questo punto le poppate sono diminuite notevolmente di numero, ma costituiscono sempre una quota importante, se non la più importante, del nutrimento del bambino.
DA 9-12 MESI - Il cibo degli adulti esercita una speciale attrazione per il piccolo che sta già seduto e comincia ad usare le mani. Lasciatelo partecipare fin dall’inizio al pasto dei grandi, mettendolo a sedere a tavola con voi.
A quest’età la maggior parte dei bambini posseggono le abilità manuali per alimentarsi da soli, per bere da una normale tazza afferrandola con due mani, e per mangiare il cibo preparato per il resto della famiglia, con adattamenti minimi come il tagliare il cibo in pezzi che possano essere masticati, presi da un cucchiaio o afferrati con le dita. … importante, per ragioni nutritive e di sviluppo, dare al bambino cibi appropriati per l’età, della giusta consistenza e nel modo corretto.
Lasciategli usare le mani, non imboccatelo sempre.
La conquista di alimentarsi da solo è molto importante e, se anche sporca un po' la tavola e dintorni e rompe qualcosa, val bene la soddisfazione che gli si da. Per cominciare una crosta di pane può essere sufficiente a soddisfarlo, ma via via che cresce vorrà assaggiare di tutto. Lasciatelo fare.
Dopo il nono mese circa, il lattante è pronto ad assaggiare veramente di tutto. Quindi offritegli sempre più spesso il cibo che avete preparato per voi. Non è più così importante se in questo modo prende un po' di sale, basta che non si tratti di cibi particolarmente pesanti o salati. La maggior parte dei cibi di una dieta di tipo mediterraneo può essere somministrata anche ad un lattante dai nove mesi in poi, opportunamente sminuzzata.
A un anno potete smettere di preparare pappine e passati, dovete solo compensare la mancanza di una dentatura completa del bambino sminuzzando e triturando il cibo che avete preparato per voi. E' importantissimo lasciar fare al bambino per conto suo. Mettetegli il piattino davanti e lasciate che si alimenti con le sue mani. Molto presto sarà capace di usare un cucchiaino da solo e mangiare sarà per lui una soddisfazione e un piacere.
Se lo imboccate sempre il pasto sarà una cosa che subisce e non una cosa divertente da fare. Quando sembra essere sazio, non insistete. Il bambino sa quanto cibo gli serve. Se cercate di forzarlo a mangiare lo indurrete a ribellarsi e a mangiare in realtà di meno, oppure, al contrario, lo abituerete ad una alimentazione eccessiva, che causerà problemi in seguito.
Per garantire che il fabbisogno di energia e nutrienti di un bambino che cresce sia soddisfatto, si deve offrire un’ampia gamma di cibi ad alto valore nutritivo. Offrire una dieta varia serve anche a migliorare l’appetito. Benché la composizione del consumo di alimenti vari da pasto a pasto, l’introito giornaliero di energia di un bambino tende ad essere relativamente costante.
Se è loro offerta un’ampia gamma di alimenti nutrienti, la maggioranza dei bambini tende a scegliere una composizione variata e ad avere istintivamente una dieta completa di tutti i nutrienti necessari
Cosa sapere ancora ?
Dopo i 12 mesisi raccomandano 200-400 ml/al giorno di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/al giorno se non lo sono.
Per garantire che il latte sia microbiologicamente sicuro, è importante che sia pastorizzato o bollito prima dell’uso. Il latte vaccino scremato (di solito con meno dello 0.5% di grassi) o parzialmente scremato (1.5- 2% di grassi) ha un contenuto di energia e vitamine significativamente minore rispetto al latte intero e non è raccomandato per bambini sotto i due anni.
Il latte fresco scade in pochi giorni. La fermentazione ne estende la durata e ne permette la conservazione ed il trasporto. I latti fermentati sono simili al latte fresco dal punto di vista nutrizionale, sono un’ottima fonte di nutrienti quali calcio, proteine, fosforo e riboflavina. I due prodotti più comuni della fermentazione sono lo yogurt e il formaggio. Possono essere introdotti in piccole quantità dall’età di circa sei–nove mesi.
Voglio crescere mio figlio con una dieta vegetariana.
Ci sono dei rischi di cui devo tenere conto?
Le diete vegetariane escludono in varia misura prodotti animali (uova, formaggi); le diete vegan li escludono del tutto. La preoccupazione maggiore per queste diete riguarda il rischio di carenze nutrizionali. Queste includono le carenze di ferro, zinco, riboflavina, vitamina B12, vitamina D e calcio (specialmente per le diete vegan), oltre all’inadeguato apporto calorico. Queste carenze sono più probabili in individui con bisogni aumentati, come i lattanti, i bambini e le donne in gravidanza e durante l’allattamento. Sebbene l’inclusione di prodotti animali non garantisca automaticamente l’adeguatezza di una dieta, è più facile riuscire ad avere una dieta bilanciata con prodotti animali che senza.
Una dieta vegetariana con uova, latte e derivati fornisce proteine di alta qualità ed è una buona fonte di vitamine del gruppo B e di calcio. Problemi possono insorgere con le diete vegan. Un bambino di 6–24 mesi con dieta vegan deve ricevere una grande varietà di proteine vegetali. Ogni pasto deve comprendere due fonti complementari di proteine, come legumi e grano, o riso e lenticchie. Una dieta vegan o macrobiotica molto rigorosa, specialmente se combinata con un consumo rigido di soli cibi naturali e biologici, può avere gravi effetti secondari e deve essere scoraggiata durante il periodo di alimentazione fino a tre anni. Comporta un alto rischio di carenze nutrizionali e sono stati descritti casi di malnutrizione proteico–energetica, rachitismo, ritardo di crescita e ritardo dello sviluppo psicomotorio in lattanti e bambini.
Un nuovo studio ha scoperto che i bambini in età prescolare mangiano molto più cibo se vengono serviti piuttosto che quando mangiano da soli.
Però, secondo i ricercatori, i bambini non vanno lasciati soli durante i pasti. I risultati "dimostrano la necessità per gli adulti di imparare che sedersi e mangiare con i bambini aiuta questi ultimi a riconoscere la fame e la pienezza”.
Secondo lo studio, pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, ci sarebbero una serie di benefici che derivano da questo comportamento alimentare del bambino, compresi lo sviluppo di abilità sociali, il corretto utilizzo di una forchetta o di un cucchiaio, i primi sintomi di indipendenza e l'apprendimento generico. Inoltre si presume che i bambini non mangino troppo, a differenza di quando invece vengono serviti o quando il pasto è abbondante.
"L'idea era che permettere ai bambini di auto-selezionare le porzioni di cibo, invece di essere serviti, consentisse loro di comportarsi come avessero un'età maggiore. I bambini consumano infatti potenzialmente il cibo di cui hanno davvero bisogno".