la Medicina oltre
La postura rappresenta l’atteggiamento che il nostro corpo assume nello spazio in relazione al nostro rapporto con l’ambiente esterno. Essa
rappresenta un mezzo di comunicazione tra il nostro mondo interiore e quello che ci circonda.
Ne consegue che la postura risente anche del nostro atteggiamento psicologico nei confronti degli altri e, comunque dell'ambiente che ci circonda.
La Posturologia è una scienza medica nata in Francia che s’interessa dello studio della postura ed ha come fine l’individuazione delle cause degli squilibri posturali responsabili di numerosi disturbi che interessano, soprattutto, ma non esclusivamente, l’apparato muscoloscheletrico come le scoliosi, le algie della colonna vertebrale, la cefalea, i disturbi dell’equilibrio, etc.. La postura che noi abbiamo assunto nel corso della nostra vita è il risultato dell’elaborazione di una serie di informazioni che provengono al cervello dall’ambiente interno del nostro organismo (dai muscoli, dalle articolazioni, dall’apparato masticatorio, dalla muscolatura della pianta del piede che provvede all’appoggio, dalla quella che provvede ai movimenti dell’occhio, alla fonazione ed alla deglutizione etc.) e dall’ambente esterno mediante la vista, i recettori dell’orecchio finalizzati al mantenimento dell’equilibrio (sistema vestibolare) ed alla percezione del suono, la pelle finalizzata alla percezione del tatto etc.. Al mantenimento di una determinata postura contribuiscono anche gli aspetti costituzionali e fattori psicologici determinati dalle nostre relazioni personali. Ecco, quindi, che l'inquadramento clinico del paziente affetto da deficit posturale necessità di un approccio olistico che consenta d'individuare quali sono le cause delle alterazioni posturali a qualsiasi livello esse si realizzino al fine di correggerle con un intervento clinico integrato, quindi realizzato con il lavoro di diversi specialisti.
La posturologia clinica integrata è una disciplina olistica che indaga sulle cause dello squilibrio posturale valutando tutti gli aspetti che possono contribuire alla determinazione dello stesso: squilibri dell’occlusione, masticazione, fonazione e deglutizione, del sistema vestibolare (orecchio), di quello visivo (in relazione non solo alla capacità visiva ma anche, e soprattutto, alla corretta coordinazione dei movimenti oculari e dei sistemi di accomodazione), dell’appoggio plantare, alterazioni indotte dalla presenza di cicatrici, di denti focali (granulomi, denti devitalizzati, etc), da squilibri viscerali (ad esempio: squilibrio della flora batterica dell'intestino definita: disbiosi, più o meno associata a intolleranze alimentari) da cause psicologiche, ecc.
Oltre ad essere causa di tensioni e dolori articolari e muscolari, una postura alterata ha importanti conseguenze sul corpo: essa comporta, infatti, un
costante dispendio energetico in grado d’influenzare il nostro intero organismo ed in particolare il sistema neuroendocrino in relazione alla realizzazione di uno stato di stress cronico in grado di aumentare la produzione di cortisolo.
Tale ormone, se prodotto in eccesso, produce una diminuzione delle difese immunitarie, un
aumento della ritenzione idrica ed un alterato metabolismo degli zuccheri. Sul piano clinico il paziente lamenta astenia (debolezza), già presente al mattino con la fastidiosa
sensazione di non aver dormito in maniera soddisfacente, edemi alle mani ed agli arti inferiori, tendenza ad avere infezioni recidivanti. Gli squilibri posturali, inoltre, sono responsabili
della comparsa di tensioni muscolari che provocano trazioni sulle articolazioni. La conseguenza di ciò è la comparsa di cefalee, dolori muscolari, cervicalgie, lombalgie e lombosciatalgie legate spesso alla conseguente formazione di alterazione dei dischi intervertebrali ed alla formazione di ernie discali. Con il
tempo i muscoli contratti vanno incontro ad una trasformazione fibrosa e le articolazioni sottoposte a carichi eccessivi e squilibrati vanno incontro a fenomeni artrosici progressivamente
aggravati dall’uso dei farmaci antinfiammatori. Le alterazioni posturali sono cause di deformazioni scoliotiche della colonna vertebrale, di squilibri del bacino e dell’appoggio
dei piedi.
Quest’ultimo fattore, alterando la funzione della muscolatura degli arti inferiori, provoca la formazione di varici degli arti inferiori o ne aggrava l’evoluzione contribuendo nelle donne alla lipodistrofia localizzata (cellulite). L’alterata coordinazione dei sistemi recettoriali provoca sensazioni
d’instabilità, vertigini e vari disturbi dell’equilibrio più o meno asociati a cefalee ed emicranie, etc. La correzione degli squilibri posturali è fondamentale
negli sportivi sia per migliorare la performance e quindi, i risultati, sia perché le forti sollecitazioni sul sistema muscolo scheletrico amplificano i danni indotti dagli
squilibri posturali.
La bocca, tramite la continuità della funzione masticazione e deglutizione, si inserisce pienamente nella fonazione e respirazione e ciò la collega principalmente al sistema respiratorio e viscerale. Tramite la faringe, le vertebre cervicali e l’osso joide, si unisce con le catene miofasciali anteriori, posteriori e crociate, collegandosi a tutto il corpo.
Si deduce facilmente come il sistema bocca sia importante per l’equilibrio generale e che una buona occlusione permetta una buona stabilità della colonna vertebrale cervicale e delle ossa craniche, ed una muscolatura masticatoria efficace e non dolorosa.
Viceversa le interferenze a livello occlusale generano un disequilibrio muscolare ed articolare che, partendo dalla bocca, può proiettarsi alla testa, al collo, alle spalle, al dorso e finanche alle gambe ed ai piedi.
INTERFERENZE
A livello occlusale possono essere causate da: malocclusioni e morsi incrociati, precontatti dentali, cisti e granulomi, parodontopatie con o senza tasche, parafunzioni, onicofagia, succhiamenti del pollice o di altre dita, trattamenti ortodontici incongrui, protesi non coerenti, bite disfunzionali, cure dentali non efficaci, estrazioni senza riabilitazione, blocchi muscolari ed articolari.
SINTOMI LOCALI
Sono ad esempio, precontatti dentali, malocclusione, masticazione fastidiosa, usure dentali, rumori e click articolari, serramento diurno o notturno dentale, bruxismo, dolore all’articolazione, faticabilità o rigidità muscolare, dolori miofasciali, turbe trofiche (afte, herpes, secchezza delle fauci…), deviazioni dei movimenti della bocca, dolori dentali inspiegabili tipo trigger point.
SINTOMI GENERALI
Sono per esempio, alcune problematiche legate agli occhi: eso-exoforie, diplopie, lacrimazioni, bruciori, oppure alcuni tipi di ronzii alle orecchie, cefalee muscolotensive, cervicalgie, spalle pesanti e tese, dorsalgie, lombalgie, dismetrie agli arti inferiori.
A volte però capita che la bocca perda la sua normale funzione perché diventa l’organo bersaglio di alcune problematiche generali: traumatismi, malattie o sindromi croniche, terapie e/o guarigioni incongrue, tipo una gamba più corta, colpi di frusta, intolleranze o allergie alimentari, lassità legamentose, problemi distorsivi di caviglia o ginocchio, aderenze cicatriziali, fibromialgia, cadute sul sacro o sul coccige, iperlorsi lombare e cervicale ma anche rettileinizzazioni dei tratti cervicale e lombare della colonna, piedi o ginocchia vare o valghe.
Una corretta masticazione e deglutizione, ma soprattutto una corretta postura, possono prevenire e talvolta eliminare molte delle sintomatologie dolorose descritte.